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Visualizzazione dei post da 2013

Attività associative

Durante l’estate 2013 l’Associazione di azione culturale e sociale Renaissença Occitana ha promosso, come iniziative volte alla valorizzazione del territorio, il recupero di due “memorie storiche” della Comunità di Chaumont. La prima è il cosiddetto Pielón , un pilone votivo alto circa 3 metri, situato sulla sinistra della strada che dal centro abitato di Chaumont conduce al fiume Dora Riparia per poi proseguire alla frazione Ramats. Attestato per la prima volta nell’anno 1682/1683 ma sicuramente a tale data antecedente (addirittura una tradizione lo farebbe risalire al 1348, anno della terribile peste nera), aveva funzione di luogo di sosta dei cortei funebri che dalla frazione Ramats accompagnavano i defunti alla Parrocchia di Chaumont. Questa usanza venne praticata fino alla metà degli anni ’80 dell’Ottocento quando le Ramats si dotarono sia di chiesa parrocchiale che di cimitero. Il Pielón era ormai ricoperto da edera e avvolto nella vegetazione più fitta e dunque non più

Ottocento anni dalla disfatta di Muret

Accadeva ottocento anni fa, nel settembre 1213, una battaglia che risultò esiziale per le sorti dell’appena nato stato occitano-catalano costituitosi appena pochi mesi prima, il giorno 27 di gennaio 1213 quando il re d’Aragona Pietro II aveva ricevuto il giuramento di Raimondo VI conte di Tolosa e di suo figlio il futuro Raimondo VII, del conte di Foix, di quello del Comminges e del visconte del Béarn. Tutti i possedimenti di questi passavano dunque sotto l’autorità di Pietro II che, dopo aver sconfitto i musulmani nella battaglia di Las Navas de Tolosa del 12 luglio 1212, si era potuto concentrare interamente sugli affari occitani. Dalla Provenza al Béarn, dall’Ebro alle Alpi si era costituita un’unica compagine territoriale. Questo evento, riprendendo le parole di Philippe Martel [1] , fu “l’apogeo del processo di costituzione dell’Occitania in Stato, o piuttosto della costituzione di uno Stato catalano-occitano”. Il suddetto giuramento, rottura di Tolosa con la Corona di Franci

Chaudtemps 2013. Activitats

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Pieroun 'pilone' in reg. Plantalh ( Chaumount ) verso il ponte sulla Dora e la Centrale Idroelettrica. Sono state promosse tra luglio e agosto una serie di giornate di lavoro militante per il recupero del Pieroun ormai mangiato da rovi, edera e boscaglia e da tempo non più visibile. Mai curato dalle varie amministrazioni comunali e dimenticato da tutti, l'area attigua era ormai diventata quasi una discarica: pentole, vestiti, cassette, cestini e addirittura eternit.   Pountet 'ponticello' in reg. Vauto / Riviero ( Chaumount ) nei pressi dell' agachòur . Da tempo coperto completamente dall'edera e colmo di terra tanto da non vedersi più bordo alcuno, l'Associaz. Renaissença Occitana nel mese di agosto in una giornata lo ha liberato dall'edera, ha abbassato il livello della terra permettendo nuovamente la presenza dei due muretti in pietra come bordi del ponte e ha pulito l'area attigua liberandola dalla boscaglia eccessiva. An

Dove trovare La Rafanhauda?

BUSSOLENO Libreria del Sole, via Walter Fontan 4. OULX Sansalone Silvana, via Monginevro 66. SALBERTRAND Moggia Silvia, via Roma 59. oppure contattarci all'indirizzo e-mail larafanhauda@gmail.com .  

Treicents ans dau Tractat d'Utrecht

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INDEX - A.Strano , Derant prépaus. Au delai de la boina , p.1 - A.Strano , La guerra di successione spagnola , p.9 - L.F.Peracca , La conquista della Valle d'Oulx fatta da Vittorio Amedeo II di Savoia , p.13 - V.Coletto (a cura di), Giuramenti e suppliche delle Comunità della Valle della Dora tra 1709 e 1713 , p.37 - A.Celauro , Estura e Ubaia, unias fin au Tractat de Utrecht , p.77

Projecte agachaor

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L'Assouciacioun "Renaissença Occitana" (Renaissenço Ouccitano) vol ranjar le velh agachòur de Chaumount (regioun La Vauto), simboul de la gestioun coumunitario de l'agricoulturo e de las vinhes. Lous travòus soun prevists per le chaudtemps qu'ou ven.

Sortit le numre de "La Rafanhauda" sus le Tractat d'Utrecht

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La Rafanhauda, rivista di cultura e studi occitani dell’Associazione Renaissença Occitana, n. 4, 1713-2013 Trecento anni dal Trattato di Utrecht, 80 pp. È stata pubblicata come supplemento al n. 387 di Ousitanio Vivo la quarta uscita della rivista “La Rafanhauda”. Si tratta di un numero più corposo del solito, dedicato interamente al Trattato di Utrecht, di cui quest’anno cade il tricentenario, in rapporto alle popolazioni alpine delle nostre valli. In particolare ci si è concentrati sull’Alta Valle della Dora Riparia, la Val Doueiro , di cui Valerio Coletto ha curato la pubblicazione dei documenti (giuramenti e suppliche rivolte al Duca di Savoia) che tali comunità avevano prodotto nel periodo compreso tra 1709 e 1713. Tra gli altri contributi anche quello realizzato da Andrea Celauro sui rapporti tra valle Stura e valle dell’Ubaye, fortemente legate tra loro fino alla stipula del Trattato. La pubblicazione è stata resa possibile con il contributo della Compagnia San Paolo attrav

Trecento anni dal Trattato di Utrecht

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Quest’anno cade il Tricentenario del Trattato di Utrecht. Siglato nell’aprile del 1713 nell’omonima cittadina olandese dagli Stati europei che avevano partecipato alla guerra di successione spagnola (eccetto l’Impero degli Asburgo d’Austria che avrebbe concluso la guerra nel 1714 con la Pace di Rastadt), tra le altre clausole stabiliva anche il riassetto dei confini tra il regno di Francia e i Savoia che, incamerando la Sicilia,   ottenevano il titolo di re. Dunque tale trattato ebbe conseguenze sulle nostre valli alpine. Infatti segnò il passaggio dell’Alta Valle della Dora Riparia (area conosciuta con l’appellativo di Escarton d’Oulx) con il Forte di Exilles, dell’Alta Val Chisone (quindi Escarton di Pragelato) con il Forte di Fenestrelle e dell’Alta Val Varaita (conosciuta anche come Castellata) dalla Francia ai Savoia e il passaggio della Valle dell’Ubaye con Barcellonette (in occitano Barcilona de Provença ) dai Savoia alla Francia. Questo spostamento dei confini sull’arco alpin

25 d'abril totjorn

Quest’anno le celebrazioni per la festa della Liberazione del 25 aprile per i Comuni dell’Alta Valle della Dora si terranno ad Exilles. Esse avranno inizio alle ore 10 di giovedì 25 in piazza Europa con la partecipazione della Banda Musicale Alta Valle di Susa. Al termine delle celebrazioni seguirà un aperitivo presso la sala consigliare del Comune di Exilles.

Recensions

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Valerio Coletto, Marziano Di Maio, Daniela Garibaldo, MELEZET E MILLAURES. CINQUE SECOLI DI STORIA PARROCCHIALE. Quaderni di Bardonecchia 10, Alzani Editore, 2012, euro 12,00, pagine 104. È stato da poco pubblicato sotto il patrocinio del Comune di Bardonecchia il decimo volume della collana dedicata al comune medesimo dell’Alta Valle della Dora Riparia. Il libro tratta la storia delle chiese parrocchiali di Melezet e Millaures, due borgate di Bardonecchia, dalla loro costruzione nel Quattrocento fino ai giorni nostri ed è stato scritto dai tre studiosi locali Coletto, Di Maio e Garibaldo. Marziano Di Maio, storico redattore di Valados Usitanos, e Daniela Garibaldo hanno in passato concentrato le loro ricerche soprattutto sulla toponomastica (“ Guida dei toponimi di Bardonecchia e frazioni ” e “ Guida ai toponimi di Melezet ” per il primo, “ Guida ai toponimi di Millaures ” per la seconda) Avevano già collaborato precedentemente alla realizzazione del libro “La flora popolare di Ba

Fòra l'armada de Chaumont

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Estopons de plastica per donar l'aiga a l'Africa

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La Renaissença Occitana aderis au progecte de culhià daus estopons de plastica dau  Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (centre mondialitat desvelopament reciproc). L’iniciativa, que ven portàa anant dau 2003, a coma objectiu de fornir l’aiga a la populacion de la Tanzania (region de Dodoma). Dins los ans passats son istats bastits de potz qu’an portat l’aiga a de vilatges que derant n’en avion pas. Qui vogueisse participar au progecte pòl nos contactar (nos bitarem parier d’acòrdi per los retirar). Permetre a la populacion dau Kenia d’aguer l’aiga ei simple: ei de sufisança s’ensevenar de tapar pas via los estopons apres aguer finit una bota. Los estopons culhits venon portats a l’Ecocentre de Rivoli.

Assemblea iscritti del 20 dic 2012

Giovedì 20 dicembre 2012 si è svolta l’assemblea degli iscritti all’associazione Renaissença Occitana. Tra le altre cose è stata analizzata la situazione de “La Rafanhauda”, rivista culturale redatta e pubblicata dall’associazione. A tale fine è stata stabilita la calendarizzazione di massima delle uscite per i prossimi due anni. Il primo impegno va verso il numero speciale in occasione del tricentenario del Trattato di Utrecht. Le ulteriori iniziative da intraprendere nell’anno nuovo, fondi permettendo, saranno il recupero del cosiddetto agachaor , un piccolo edificio di guardia ormai in rovina posto all’imbocco di una strada che conduce ad una zona viticola di Chiomonte, e l’organizzazione di una serie di serate estive strutturate come una miscela tra corso di lingua e storia occitana e vilhàa . Infine è stato confermato il Comitato di Redazione composto da quattro membri: Valerio Coletto, Daniele Ponsero, Alessandro Strano e Tiziano Strano. È stata definita la quota di adesione per