Le Pertus de Couloumban Roumean
Il cosiddetto “Pertus” costruito da Colombano Romean,
presente nel comune di Chiomonte, risale agli anni compresi tra il 1526-1527 e
il 1533. Questo lo si può sapere con sicurezza in base a delle documentazioni
rimaste a una famiglia delle borgate della Ramats e poi pubblicate nel 1879 da
un avvocato di Susa. Lo scopo del “Pertus” era di convogliare l’acqua da un
lato all’altro della montagna, per farla arrivare al Cels, frazione di Exilles,
e alle borgate della Ramats, frazione di Chiomonte.
I termini della
costruzione del “Pertus” erano stati raggruppati in sei documenti. Il più
importante di essi è quello in cui si stipula il contratto tra i consorzi del
Cels e delle borgate della Ramats con Colombano Romean. Egli era un operaio,
uno scalpellino che era originario delle borgate della Ramats ma si era
trasferito in Provenza, a Saint Gilles nella diocesi di Nimes. Nel contratto
con i consorzi era prevista la scelta tra proseguire un buco già iniziato o
iniziarne un altro. Romean scelse il primo termine affermando che avrebbe
finito nel minor tempo possibile. Durante i lavori i consorzi del Cels e della
Ramats dovevano portargli ciascuno un sestario di vino (circa 44 litri), due
sestari di legumi ed un’emina di segale. In caso che Romean avesse scelto di
avere un aiutante i viveri che gli venivano portati sarebbero raddoppiati.
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Secondo il
contratto il compenso era di 5 fiorini (ovvero 15 soldi piemontesi) per ogni
tesa che scavava. La tesa di Chiomonte corrispondeva a 1,78 metri ed avrebbe
ottenuto questo denaro in rate. Questo era classificabile a quei tempi come un
buon salario ma, essendo il lavoro faticoso, non era ottimo.
I consorzi
inoltre dovevano costruire, secondo il contratto, una casupola all’imbocco del
pertus dove Colombano avrebbe dormito, portargli una botte per il vino ed una
madia per gli alimenti. Inoltre dovevano procurargli gli attrezzi, quali mazze,
picchi, palanchini, incudini e martelli.
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