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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Sinhalacion: darrier numre de "La Valaddo"

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Presso di noi è disponibile consultare il fascicolo 175 de "La Valaddo", bollettino trimestrale dell'omonima associazione culturale che ha sede a Villaretto Chisone e che individua quale proprio spazio di azione le valli Alta Dora, Chisone e Germanasca. Proponiamo l'indice di tale numero. Il logo dell'associazione culturale La Valaddo - Giuseppe Martini e Luca Grande, La fauna che... vive le Alpi , p. 2; - Bruno Usseglio e Simona Pons, Progetto di riqualificazione del forte Mutin a Fenestrelle: un'opportunità per confrontarsi sulle problematiche del territorio , p. 3; - Arianna Heritier, Moun albre dint un'bouaeto , p. 5; - Andrea Rostagno, Ricordare una delle più grandi valanghe delle Alpi: La "Valanga del Bét" , p. 10; - Marta Baret, Gente in guerra , p. 13; - Marta Baret e Simona Pons (a cura di), Dai Faure di Pomaretto all'Argentina (1° parte) , p. 14; - Riccardo Breuza e Arianna Heritier, La Zelma da Viaaret , p. 17; - D

Comunicato

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Domenica u.s. siamo stati presenti, con banchetto espositivo, ad una iniziativa sui vini e sulla viticoltura di montagna promossa a Chaumont dalla locale associazione Imprend’oc. Con il presente comunicato, essendo stati interpellati in merito da alcuni amici chiomontini, ci teniamo a precisare le motivazioni della nostra partecipazione all’evento. Innanzitutto siamo convinti che qualsiasi situazione generante contatto con altre persone, a dispetto della loro opinione, possa essere funzionale a promuovere e condividere le nostre idee e le nostre posizioni e che qualsiasi situazione possa essere considerata uno spazio per contribuire ad intessere, con spirito unitario, il sistema della comunità. Inoltre la viticoltura di montagna è un tema che abbiamo molto a cuore: il nostro interesse verso tale tema già lo abbiamo manifestato con la pubblicazione dell’articolo L’Avanà di Anna Schneider apparso sul n. 1 (2011) e degli articoli Valle della Dora Riparia e Pinerolese: viticoltu

Chaumont, manutenzione ordinaria al Pieroun

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Domenica 4 giugno il gruppo chiomontino de "La Rafanhauda" ha promosso una mattinata di lavoro collettivo presso il Pieroun in località Peiro talhaa (strada che da piazza Colombano Romean conduce al ponte della Gravello e, proseguendo, alle Ramats se dopo il ponte si svolta a sinistra o all'area ahinoi militarizzata se si svolta invece a destra), manufatto della cui cura da un po' di anni a questa parte si è assunto l'onore e l'onere. La manutenzione ordinaria svolta ha consistito essenzialmente in un taglio dell'erba in tutta l'area circostante il pilone e nell'eliminazione di edera e piante varie tanto dalla roccia su cui sorge il Pieroun (che con la forza delle loro radici tentano di sgretolare e spaccare) tanto dal muretto ad esso prospiciente. Sono inoltre stati piantati alcuni bulbi di fiori con la speranza di avere, la prossima primavera, un Pieroun con l'area circostante fiorita. Ancora molto lavoro permane da fare (verrà svol