Comunicato


Domenica u.s. siamo stati presenti, con banchetto espositivo, ad una iniziativa sui vini e sulla viticoltura di montagna promossa a Chaumont dalla locale associazione Imprend’oc. Con il presente comunicato, essendo stati interpellati in merito da alcuni amici chiomontini, ci teniamo a precisare le motivazioni della nostra partecipazione all’evento.

Innanzitutto siamo convinti che qualsiasi situazione generante contatto con altre persone, a dispetto della loro opinione, possa essere funzionale a promuovere e condividere le nostre idee e le nostre posizioni e che qualsiasi situazione possa essere considerata uno spazio per contribuire ad intessere, con spirito unitario, il sistema della comunità.

Inoltre la viticoltura di montagna è un tema che abbiamo molto a cuore: il nostro interesse verso tale tema già lo abbiamo manifestato con la pubblicazione dell’articolo L’Avanà di Anna Schneider apparso sul n. 1 (2011) e degli articoli Valle della Dora Riparia e Pinerolese: viticoltura di montagna? di Giuliana Gay Eynard e Arrantament de doue péce de vinnho di Valerio Coletto pubblicati sul n. 5 (2014). Tale nostro coinvolgimento sul tema è dovuto soprattutto al fatto che la principale regione viticola di Chaumont – l’area che va dalla Centrale alla Maddalena – in questi ultimi anni è stata e tuttora continua ad essere disprezzata e stuprata dall’illegale e meschina occupazione militare perpetrata dall’esercito d’occupazione di stanza alla Maddalena.

Dunque la nostra partecipazione all’evento, come parimenti immaginiamo la partecipazione al medesimo da parte di diversi altri, non ha comportato e non comporta la nostra condivisione delle posizioni sostenute dall’associazione promotrice e dai suoi metodi.

La Rafanhauda

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